domenica 6 marzo 2011

Caos Galliano

E' notizia recente che John Galliano è stato licenziato da Dior. Ma partiamo dall'inizio.
E'impossibile discutere ciò che ha fatto questo genio della moda, perchè è sotto agli occhi di tutti.Per anni è riuscito a ipnotizzare con i suoi show, riuscendo a far diventare le sue sfilate l'evento più atteso di Parigi, e non solo. La sua creatività l'ha portato dove tutti vorrebbero stare, nell'olimpo della moda, ed è ciò che l'ha fatto conoscere ovunque. Ed è così che si è presentato al mondo quindici anni fa. Grazie a venti bozze disegnate all'istante, si è fatto assumere e apprezzare. Ed è a questa semplicità e follia buona che mi piace pensare. Piuttosto che alle sue perversioni ideologiche, che mi fanno dire: "che triste fine, questa volta nessun ultima uscita in passerella con il botto, niente da ammirare, te ne vai come uno qualunque (anzi peggio), che è la cosa più brutta che possa esserci per uno stilista".
Ma veniamo all'infausto giorno... Attraverso i media si viene a sapere che la polizia ha indagato lo stilista per aver aggredito verbalmente una coppia in un bar chiamato La Perle, nel quartiere alla moda Marais di Parigi. L'accusa è grave: si parla di insulti religiosi e razziali. La risposta non si fa attendere ed esce subito un comunicato firmato da Sidney Toledano,boss della Casa Parigina, in cui con la massima fermezza vengono prese le distanze dai comportamenti antisemiti del gibilterrino e che per far svolgere in massima tranquillità le indagini alla polizia, preferiscono sospendere Galliano da qualsiasi incarico.
L'avvocato del cinquantenne, Stephane Zerbib, ha smentito categoricamente le accuse di antisemitismo mossegli contro e ha affermato, decisa, che sarebbe passata alla controquerela, nel caso queste falsità fossero state reiterate.
I problemi si sono aggravati ulteriormente quando il Britain's Sun ha pubblicato online un video girato nello stesso cafè ma non nello stesso momento dell'arresto del designer.
Nel video girato con il cellulare si vede Galliano seduto, insultare delle persone. Letteralmente, lui attacca: "I love Hitler. People like you would be dead. Your mothers, your forefathers, would all be f...ing gassed.", che tradotto suona tristemente così: "Amo Hitler. Gente come voi sarebbe morta. Le vostre madri, i vostri padri sarebbero tutti f******mente .......". Ho deciso per mia scelta di non tradurre l'ultima parola perchè non voglio ripetere la crudeltà di chi ha sbagliato. Sarei sua complice. Mi limito a scrivere che il riferimento è chiaramente a uno degli scempi più grandi nella storia: lo sterminio degli ebrei nelle camere a gas.
Dopo l'arresto di John, sono giunte informazioni in più sul discusso episodio: la donna di 48 anni sarebbe stata aggredita, con tirate di capelli e insulti come "uno sporco volto Ebreo". La signora ha anche riferito di offese razziali verso il compagno, di parziale etnia asiatica.
Molti i testimoni oculari dell'increscioso reato, che prevede giuridicamente una condanna fino a sei mesi di prigione o una multa fino a 30.000 dollari.
Martedì scorso ( il giorno dopo la pubblicazione del video), Christian Dior ha avviato la procedura di risoluzione contro lo stilista. Fired!
I dirigenti della famosa casa di moda hanno infatti aggiunto: "We unequivocally condemn the statements made by John Galliano which are in total contradiction to the longstanding core values of Christian Dior." ("Noi condanniamo in modo inequivocabile le dichiarazioni rilasciate da John Galliano, che sono in totale contraddizione con i valori fondamentali da lunga data di Christian Dior.")
Come era possibile immaginare, non sono mancate le reazioni, non solo nel campo fashion.
Il volto e testimonial del profumo Miss Cherie Dior, la neopremiata agli Oscar, Natalie Portman, ha usato toni molto duri. Da Los Angeles ha affermato: "Sono profondamente scioccata e disgustata dal video. Come persona, che è orgogliosa di essere ebrea (l'attrice è infatti per metà israeliana), non voglio essere associata con il signor Galliano in alcun modo. Spero che per lo meno, questi commenti terribili ci possano ricordare di riflettere e agire contro questi pregiudizi ancora esistenti, che sono l'opposto di tutto ciò che è bello."
Il New York Times si chiede ora se i commenti della Portman avranno qualche risvolto nel suo contratto con Dior.
Il guru della moda Karl Lagerfield ha invece tuonato in un'intervista al quotidiano americano "Women's wear": "Sono furioso se volete saperlo, furioso che una cosa del genere sia potuta accadere.L'immagine ha fatto il giro del mondo, è un'immagine orribile della moda che fa pensare che gli stilisti e tutta la moda sia così ."
Dopo qualche giorno, attraverso i suoi avvocati, ha parlato anche l'accusato, che si è così difeso: "Sono stato sottoposto a molestie verbali e un attacco non provocato, quando un individuo ha cercato di colpirmi con una sedia. Ho completamente negato le affermazioni rivoltemi contro e ho collaborato pienamente con le indagini della polizia" e punta il dito contro chi ha tentato di attaccarlo: "Ho avviato un procedimento per diffamazione. Tuttavia, accetto pienamente che le accuse mossemi abbiano scioccato e sconvolto le persone". E ha concluso dichiarando: " L'antisemitismo e il razzismo non hanno alcuna parte nella nostra società. Chiedo scusa per il mio comportamento per le offese che ha provocato". Le ultime ci riferiscono di un Galliano che ha prenotato un trattamento di disintossicazione in una rehab in America. Redimersi e curarsi di certo non gli farà male e per alleviare le sue giornate nella comunità, io mi offro di portargli un bel libro di storia, in modo che nessuna sedia, nessuno strano sguardo, nessun litro di alcol possa fargli ripetere oscenità storiche in cui milioni di innocenti hanno subito umiliazioni e infine perso la vita, a causa di menti malate.





Nessun commento:

Posta un commento